mercoledì, novembre 18, 2009

Un giorno ad Hanoi, Vietnam

Decido di fermarmi un giorno ad Hanoi, prima di prendere il volo per Luang Prabang. Una giornata nella caotica capitale vietnamita per visitarla, sbrigativamente, e scattare alcune foto. Arrivo la sera tardi. Il tassista che dall'aeroporto mi porta in albergo come suoneria del telefonino non ha niente di meno che di "Notti Magiche" di Edoardo Bennato. Sorrido. Questi vietnamiti, non finiranno mai di stupirmi, dove cazzo l'avrà trovata, sentita, scaricata?? La nostra corsa viene rallentata da due incidenti, abbastanza gravi sembra, coinvolti, come sempre, dei motorini. Nulla é cambiato.

Arrivo in albergo nel quartiere vecchio, mi sistemo, e dormo quasi subito. La giornata successiva la passo a gironzolare per il quartiere vecchio, visitando qualche immancabile sito di interesse turistico, ma per la maggior parte del tempo mi ritroverò a fotografare lo scorrere caotico della vita nelle vie e viuzze. Molto pittoresco, fotocopia di ogni altro posto in Vietnam, con la differenza che Hanoi mostra degli angoli forse più suggestivi, mantiene ancora quel fascino di decadenza coloniale. Il traffico é quello di sempre: fiumi di motorini, milioni di dita che pigiano milioni di clacson, traffico ingarbugliato senza regole, gente affaccendata e altra pigramente sdraiata fuori e dentro ai negozi, ristoranti, officine, ecc. A fine giornata avrò collezionato un mal di testa assurdo, per lo smog e per il frastuono. E faccio anche fatica ad addormentarmi visto che lo schiamazzo stradale non si arresta fino a tarda notte. Sto invecchiando...
Il Vietnam é cosí, come una bella ragazza. Ti piace, ma ti fa sempre incazzare.









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