martedì, aprile 07, 2009

Shanghai

Breve, troppo breve, viaggio per capire la capitale economica della Cina, 2 giorni sono troppo pochi, ma il senso era di passare un fine settimana diverso e l’intenzione é stata raggiunta.
Shanghai è, in vista dell’Expo 2010, un cantiere a cielo aperto. Polvere, rumore frastornante di gru e martelli pneumatici, strade sventrate, grattacieli che vengono edificati ad ogni dove… e nonostante ció la sensazione che se ne ricava é di una cittá piacevole, a misura d’uomo, dalle mille sfaccettature, con un’aria europea, vuoi per i molti stranieri che la popolano, vuoi per le casette in stile europeo, vuoi per il Bund.
Abbiamo visitato il Jingan Temple, il Jade Buddha Temple (niente di eccezionale…), la cittá vecchia con i giardini Yuyuan (che puzza tanto di trappola per turisti, con le varie catene McDonalds e Starbucks in tipici pseudo vecchi edifici cinesi), il Bund, complesso di edifici coloniali europei, il nuovo distretto finanziario Pudong, la zona pedonale di Nanjing Road.
La sera ci siamo divertiti nella zona di Xintiandi: una zona che ricostruisce vecchi edifici cinesi, stretti vicoli, muri con mattoni a vista, e nella quale sono stati insediati ristoranti, bar, negozi e qualche discoteca. Inutile dire che si trova un sacco di bella gnocca. Consigli per chi ci andrá: andate al Paulaner Brauhaus, musica dal vivo, birra a volontà, ecc. per assaporare una buonissima cucina cinese invece consiglio il ristorante Zen. Al Luna invece ci siamo spaccati un bel piatto di costine di maiale, gustosissime. Anche in questo locale musica dal vivo, e una bella atmosfera.
La sensazione che abbiamo ricavato da Shanghai è piú o meno la stessa che ne ricaviamo vivendo qui in Cina: di una società dinamica, giovane, con una voglia di emergere e di divertirsi. Un dinamismo contagioso, “energy for the brain”. Difficile da spiegare a chi non è stato da queste parti.








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